Milano, 1447.

Filippo Maria Visconti, il signore di Milano, muore lasciando il Ducato senza eredi maschi e facile preda delle ambizioni di Francesco Sforza. Ma tra le navate della cattedrale e all’oscuro di tutti i pretendenti alla successione vive un ragazzo che ha nelle vene il suo stesso sangue e che un giorno potrebbe rivendicare il potere per la Raza viscontea: è Niccolò, educato come un figlio dal canonico Onorio, che cresce tra i pilastri e sulle guglie del duomo: qui scopre la passione per la scultura e incontra la bella Angelica.

Ma giungerà per lui il tempo di conoscere il proprio destino. Perché sotto le fondamenta del duomo si riunisce un’antica Confraternita che agisce in segreto per realizzare la Grande Opera: ricongiungere finalmente l’uomo a Dio e portare così a compimento un'antichissima promessa. Chiamato da Onorio a farne parte, tra misteriosi rituali alchemici e intrighi di corte, Niccolò dovrà scegliere tra le proprie aspirazioni di uomo e il senso del dovere che gli è stato inculcato.    

 

La raza viscontea rappresentata alla sommità della vetrata absidale del Duomo