La casa natale di Sisto IV

«Il papa è rimasto molto legato a Savona, anche se nacque in un bel casale a qualche miglio di distanza, nel territorio della borgata di Celle.»

L'ospedale di Santo Spirito in Sassia

«Io fui trovato esanime lungo le rive del Tevere, a poca distanza da qui, vent’anni or sono, da una lavandaia. Se non avesse avuto un luogo dove lasciarmi, sicuramente mi avrebbe abbandonato al mio destino. Invece mi portò alla ruota degli esposti, dandomi la possibilità di essere rianimato e, quasi, riportato in vita».

San Pietro e il Palazzo Apostolico

Francesco della Rovere, ormai noto come Sisto IV, osservava le reazioni dei suoi amati nipoti a ciò che aveva loro appena mostrato.

I suoi occhi brillavano di eccitazione: in quei primi due anni da pontefice, presa coscienza di ciò che significava realmente essere il successore di Pietro, aveva fatto avviare un numero altissimo di interventi (...). Nessuno dei progetti commissionati dal papa gli stava però a cuore quanto quello che stava presentando ai nipoti Pietro, Girolamo e Giuliano, le persone che più gli erano care al mondo: la realizzazione di una nuova cappella per il Palazzo Apostolico.

Il Foro romano

Sbuffando per la calura e per la digestione, l’uomo si apprestò a tagliare per il Campo Vaccino, dirigendosi verso i miseri resti delle antiche basiliche. Si pentì subito della sua scelta, non appena nugoli di insetti lo circondarono, molesti. Come se non bastasse, gli vennero alla mente i racconti di banditi e assassini che a loro volta infestavano ciò che rimaneva dell’antico Foro romano.

Il Palazzo di Pietro Riario

La principessa Eleonora d’Aragona si guardava intorno stupefatta.

Non si poteva certo dire che non fosse abituata a grandi feste e sontuosi apparati decorativi. Ma Pietro Riario, giovanissimo cardinale di San Sisto, era riuscito a sbalordirla. Appena arrivata nella piazza antistante la chiesa dei Santi Apostoli, alla principessa d’Aragona era sembrato di entrare nel giardino dell’Eden, e aveva sentito la stanchezza caderle dalle spalle.

La prima casa di Girolamo e Caterina

Caterina non si stancava di ammirare i resti degli antichi edifici, pur ridotti a ruderi cadenti, di cui tanto aveva sentito raccontare. La casa dove alloggiava era costruita sulle mura del teatro di Pompeo! Il torneo era stato organizzato tra le vestigia del circo di Domiziano!

Il nuovo Palazzo di Girolamo Riario

«Il mio palazzo sorge in una zona ricchissima di rovine antiche» intervenne Girolamo, interrompendo la principessa. «Pensate che scavando le fondamenta abbiamo trovato statue, mosaici, vasellame. Forse Vostra Altezza gradirebbe visitarlo?»

«Io credo che Sua Altezza gradirebbe soprattutto riposare un po’ e rinfrescarsi» ribatté Pietro. «Ci sarà tempo per tutto il resto.»

Castel Sant'Angelo

Dall’alto dell’ultima terrazza di Castel Sant’Angelo, proprio sotto la statua dell’arcangelo Michele, Caterina contemplava Roma. Il Tevere scorreva lento e melmoso ai suoi piedi; per effetto dalla calura estiva, non aveva nulla del fiume terribile che aveva tante volte travolto le rive e invaso i quartieri. Sembrava che si stesse lentamente consumando, così come si stava consumando il suo tempo nella Città Eterna.

Il Palazzo dei Gran Maestri di Rodi

Il cozzare di ferri, martelli, spade, corazze, le grida stridule dei gabbiani, suoni che avevano riempito l’aria, ora si erano tacitati e un profondo silenzio, mitigato solo dal lontano, sommesso respiro del mare che accarezzava gli scogli, lambiva le alte mura merlate, le torri possenti, il cortile deserto.

I vicoli di Limisso, Cipro

Dopo diverse ore di indagini infruttuose Moses si diede alla ricerca di un ricovero che gli era stato indicato da Carlotta, la Locanda del Pellegrino. Lì avrebbe dovuto chiedere di tal Andrea da Posillipo. Le stradine che scendevano al mare erano deserte.

L'inferno di Otranto

Scappò nella navata sinistra come se si sentisse inseguito, inciampò, crollò a terra e, con orrore, vide sotto di sé le immagini terrificanti delle pene infernali destinate a chi non segue il volere di Dio e si lascia indurre in tentazione. Gli sembrò di avvertire su di sé lo sguardo rapace di Satana dalla lunga barba biforcuta.