I luoghi del romanzo

San Salvatore dei Fieschi

In occasione di una visita di Innocenzo IV a Lavagna, durante la quale aveva dato inizio ai lavori per la realizzazione di una nuova, splendida chiesa dedicata a San Salvatore, che doveva rendere visibile a tutti il nuovo ruolo politico assunto dai Fieschi, il padre aveva chiamato a sé Francesco.

Monastero di Saint Just Lione

In ginocchio ormai da ore sul gelido pavimento in pietra di una cappella del Monastero di San Giusto, Francesco chiedeva perdono a Dio per i suoi peccati e si preparava spiritualmente al momento più importante della sua vita. L'indomani sarebbe stato anche lui un cavaliere.

Aigues Mortes

Il nuovissimo porto-canale di Aigues Mortes, colorato e luccicante, sembrava vestito a festa. Gli alberi dei ventotto grandi vascelli e delle centinaia di imbarcazioni minori si protendevano verso l'alto, ansiosi di spiegare in tutta la loro imponenza l'enorme numero di vele e soffocare nel bianco il variopinto sventolio di bandiere, stendardi, stemmi e la pittoresca mostra dei pavesi, i grandi scudi di legno colorati messi lungo i parapetti.

Cipro

Tre giorni più tardi, il Re e i suoi fratelli tornarono da Limisso, dove ormai la flotta era pronta per la partenza.

Roberto d'Artois si stupì di non vedere ad attenderlo il proprio fido aiutante e di non vederlo comparire neanche nelle ore successive. Il giorno seguente il suo stupore si trasformò in preoccupazione.

Damietta (Egitto)

Quindi il Re urlò:

«Damietta è nostra!» Francesco, felice ed esaltato, unì il proprio grido a quello di mille altri uomini. Ce l'avevano fatta, avevano vinto la prima battaglia e si apprestavano ad essere ricordati per il loro valore e il loro eroismo.